Lavori a chiamata e turni scoperti: come gestire la burocrazia in modo semplice e legale

Lavori a chiamata e turni scoperti: come gestire la burocrazia in modo semplice e legale

Trovare una persona disponibile per coprire un turno all’ultimo momento è una sfida frequente nella ristorazione.
Ma oltre a trovare il candidato giusto, il ristoratore deve anche affrontare un’altra questione importante: come gestire la parte burocratica in modo corretto.

La buona notizia è che oggi esistono strumenti flessibili per regolarizzare lavori a chiamata e turni extra senza incorrere in rischi o sanzioni.

 

I vecchi “voucher” esistono ancora?

Sì, anche se non si chiamano più così.
Dal 2017 i vecchi voucher INPS sono stati sostituiti dal Libretto Famiglia e dal Contratto di Prestazione Occasionale (PrestO).
Per le imprese della ristorazione, lo strumento corretto è il PrestO, che consente di retribuire prestazioni di lavoro occasionale entro determinati limiti:

  • Massimo 5.000 € netti all’anno per ciascun lavoratore
  • Massimo 280 ore all’anno con lo stesso datore
  • Obbligo di comunicazione preventiva all’INPS

Il compenso minimo è di circa 9 € netti l’ora (costo lordo per l’azienda: circa 12 €), e la gestione avviene interamente online sul portale INPS.

 

Altre alternative pratiche

Oltre al PrestO, i ristoratori possono considerare:

  1. Contratto a chiamata (intermittente)
    Ideale per esigenze ricorrenti ma non continuative (es. weekend, eventi).
    Richiede l’assunzione del lavoratore, ma prevede la possibilità di chiamarlo solo quando serve.
    Il lavoratore mantiene le tutele (contributi, assicurazione) e il contratto può essere a tempo determinato o indeterminato.
  2. Somministrazione tramite agenzia
    Soluzione rapida se non si vuole gestire direttamente la burocrazia.
    L’agenzia di lavoro interinale assume il lavoratore e lo “presta” al ristorante per il periodo necessario.
  3. Collaborazione occasionale
    Valida solo per prestazioni veramente sporadiche e senza continuità, con compensi sotto i 5.000 € annui.
    Prevede l’emissione di una ricevuta per prestazione occasionale e il versamento della ritenuta d’acconto.

 

Come scegliere la soluzione giusta

  • Se hai bisogno di una persona una tantum per un’emergenza → usa il PrestO.
  • Se prevedi di chiamarla più volte nell’anno → valuta un contratto a chiamata.
  • Se vuoi delegare tutta la gestione → appoggiati a un’agenzia di somministrazione.

 

Perché gestire tutto in regola conviene

Oltre a evitare sanzioni, formalizzare anche un solo turno extra:

  • Tutela il lavoratore in caso di infortunio
  • Garantisce copertura assicurativa e previdenziale
  • Trasmette serietà e professionalità

In un settore dove il passaparola conta, un ristoratore che rispetta le regole attira collaboratori affidabili e motivati.

 

Trabaco ti aiuta

I lavori a chiamata e i turni scoperti possono essere gestiti senza stress e senza rischi, se si conoscono gli strumenti giusti.
Trabaco aiuta a trovare rapidamente la persona disponibile, ma la scelta del contratto o della formula di pagamento dipende dalle esigenze del ristoratore e va sempre fatta nel rispetto della legge.

Per saperne di più e trovare candidati disponibili, visita www.trabaco.com.